martedì 20 dicembre 2011

Sulla strada per Foz do Iguazu

Dopo aver visitato con calma tutte le attrattive di san Paolo nelle 11 ore, anzi per essere precisi 10 ore, 56 minuti e 34 secondi, di soggiorno nella città paulista, ripartiamo quando è ancora notte alla volta di Foz do Iguazu. Questo è il tappone dolomitico del viaggio, di quasi 1.100 km. Gruppo che inizia per i primi kilometri a ranghi serrati, con la squadra della Maglia Rosa Martinello a fare l’andatura e a controllare la corsa, bloccando ogni tentativo di fuga. Ricordiamo che Martinello, nonostante l’ampio margine sul secondo in classifica, non vuole correre rischi adottando tutte le misure per dare tranquillità alla tappa. La tappa si snoda fra i saliscendi collinari degli stati di San Paolo e Paranà, fra strade circondate di campi di canna da zucchero, soia, fazende e prati con bovini al pascolo. L’effetto scenografico è notevole perché, al verde intenso della vegetazione si contrappongono strisce infuocate di terra rossa che si perdono fino all’orizzonte.
Ma la giornata di oggi, trascorsa esclusivamente a bordo del nostro bus, è il primo vero banco di prova per capire ciò che ci aspetterà per i prossimi 20 giorni. Quindi ognuno di noi a poco a poco prende confidenza dei tempi e delle attività da fare per organizzarsi al meglio.
La prima cosa è capire come fare per far sentire la musica e fare anche un po’ di Dj set. Visti i tentativi poco fruttuosi per finire i canti intonati (a proposito, si segnala il nuovo record di 30 canzoni intonate e non finite in soli 3 minuti), decidiamo di allestire un dj set provvisorio, degno del miglior McGyver: con microfono acceso appoggiato alle casse del computer, abbozziamo una elementare ma efficace forma di intrattenimento.
Il pomeriggio è piacevolmente interrotto dall’intervento telefonico del Caimano del Piave, che chiama in diretta MarilùOstrega per salutare e dedicare una canzone agli avventurieri.
Grazie ad una votazione passata all’unanimità per acclamazione popolare, è inoltre approvato il progetto “Redimi il tuo Pigatto”. Riusciranno i nostri eroi a farlo diventare un papa boy in soli 20 giorni?
Per iniziare l’opera, Fra Bosa da Riese, bon fal pan, intona una litania generale per i suoi compagni di ventura, evocando le personalità oggetto di culto delle sue orazioni. L’Ilarità generale stava per trasformarsi in tragedia visto il cine operatore Feltrin e la mite Genesin stavano per soffocarsi dal ridere. A tarda serata arriviamo a Foz do Iguazu, stanchi ma pronti per la visita alle cascate del giorno dopo.

Francesco Quarto

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