mercoledì 28 dicembre 2011

Giorno 11 - Buenos Aires

27 dic 11
BUENOS AIRES
GIORNO 11


Ivan vuol comprarsi un appartamentino a Buenos Aires. E molti, come lui, rimpiangono di non aver potuto gustarsi più a lungo questa città che ci ha particolarmente colpiti per bellezza e vivacità. Una Parigi oriunda. Senza la Defence ma con il Caminito. Senza il Louvre ma con la Bombonera. Senza Rimbaud, ma con Gardel. L'abbiamo assaporata come potevamo, muovendoci in fretta per vedere il più possibile. Ma l'abbiamo gustata comunque. Buenos Aires ha fatto breccia. Ero stato avvertito che così sarebbe stato. E la città del tango ha mantenuto le promesse.
Solo il richiamo della nostra missione ci convince a rinunciare a mezzo pomeriggio di visita. Ci aspettano gli amici del circolo "La Trevisana", da più di 70 anni il punto di riferimento per i veneti di Buenos Aires. Qui incontriamo alcuni dei rappresentanti istituzionali ed economici della comunità. Tra essi c'è anche il Console Generale Italiano a Buenos Aires Giuseppe Scognamiglio. Presentiamo il progetto Ostregalatina!, ci confrontiamo sulle opportunità di scambio tra la nostra e la loro terra, ceniamo insieme, balliamo insieme, cantiamo insieme. Ma, soprattutto, chiacchieriamo a lungo con le arzille vecchiette che animano il circolo e che per tutto il giorno si sono date da fare per sfamarci (pasticcio al ragù di carne e spiedini di coniglio e pernice). Sono tutte di origine italiana, quasi tutte trevigiana. Parlano il dialetto come se dalla Marca fossero partite lo scorso anno. E invece mancano da decenni. 
Lina è magrissima. Ma lavora instancabilmente ai fornelli. Non mi vuol dire quanti anni ha perché, racconta, "se li dico mi fanno più paura". Non si sottrae alla telecamera, anzi. Non vede l'ora di chiacchierare e raccontarsi. E' così anche per Nives: 86 anni (lei li proclama con orgoglio!), ma ne dimostra 20 di meno. E' piccolina, vispa. Parla di economia, di politica, di storia e si infiamma pure. Lei ha lasciato Cimadolmo all'età di 5 anni. In Argentina ci è arrivata povera, ma ora si pavoneggia della nipote laureata in fisica nucleare. "Semo 'ndai vanti! Voialtri invexe si 'ndai indrio". Lo afferma con un misto di piacere e dispiacere. Durante la cena è impegnata in cucina, ma ci tiene che vada a filmare l'efficienza della fase dell'impiattamento: sono in 6 o 7. Età media 85 anni. Ma muovono le mani alla velocità di ventenni. Appena le sue incombenze sono finite ci raggiunge al nostro tavolo, si siede con noi e la chiacchierata si prolunga finché non è ora di salutarci. Baci e abbracci. "Torné presto! quando torneu a trovarme?". Nel frattempo siamo d'accordo che appena potrò farlo le chiederò l'amicizia su Facebook. Nives, 86 anni, migrante trevisana, abbatte confini e distanze servendosi del web!


Dimitri Feltrin

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