venerdì 30 dicembre 2011

Giorno 12 - Buenos Aires - Cordoba

28 dic 11
BUENOS AIRES-CORDOBA
GIORNO 12


Ivan ha deciso che l'appartamentino non lo prende più a Buenos Aires, ma a Cordoba. Città universitaria fondata dai Gesuiti, Cordoba è un piccolo gioiello. Concentrata, a portata d'uomo, vivace, musicale, con le sue belle piazzette alberate, i vialetti frequentati quasi esclusivamente da giovani, gli edifici storici ben tenuti e ben armonizzati con il resto dell'arredo urbano, una quantità incredibile di belle ragazze e una quantità altrettanto incredibile di locali aperti fino a mattina.
Punti tutto su Buenos Aires, e a farti vincere il jack-pot è Cordoba. E' stato un po' come in Uzbekistan durante l'Ostrega! in Tour. Lì tutte le aspettative erano riposte su Samarcanda, ma a stregarci è stata Bukhara. A Cordoba ci siamo arrivati dopo la solita lunga giornata di viaggio. Stanchi. Perché, ormai, stanchi lo siamo in modo cronico. Ma quando, verso le 18, abbiamo potuto riversarci in strada, le energie sono tornate pian piano a invadere i nostri corpi e le nostre menti. Le piazze, la cattedrale, il quartiere gesuita, quello universitario. Un trio fricchettone suona lungo la via pedonale. un trio jazz suona in piazza. I loro suoni prendono il posto di quelli delle auto e dei mezzi pubblici. L'incedere del passo, sempre un po' forzato in metropoli, si rilassa e asseconda il ritmo delle note. La tensione va scemando. Un aperitivo tutti insieme. Ci si divide per cena, ma in tanti scegliamo di provare di persona le tanto decantate qualità delle bifes di vacca e del Malbec di Mendoza. Non restiamo delusi. Ci si ritrova e si continua a girovagare per il centrocittà. Non c'è tensione, non c'è smog, non c'è degrado. C'è giusto il tempo per assaporare Cordoba prima che sia ora di tornare in hotel, infilarsi 2 minuti sotto la doccia, chiudere la valigia e rimetterci in marcia.
Torneremo a Cordoba. Se non altro per venire a trovare Ivan.


Dimitri Feltrin

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