giovedì 12 gennaio 2012

Ostrega! Siamo a casa!

OSTREGA!, SIAMO A CASA!


"D'un tratto, senza più la possibilità di correre a un aeroporto, pagare con una carta di credito, schizzar via ed essere, in un baleno, letteralmente ovunque, sono stato costretto a riguardare al mondo come a un intreccio complicato di paesi divisi da bracci di mare che vanno attraversati, da fiumi che vanno superati, da frontiere per ognuna delle quali occorre un visto; e un visto speciale che dica "via terra", come se questa via (...) fosse diventata così insolita da rendere sospetto chiunque si ostini a usarla".

Tiziano Terzani

Ci abbiamo messo 3 giorni e mezzo. In totale 80 ore tra aeroporti, aerei, mezze giornate perse e mezze giornate guadagnate. Però, alla fine, siamo a casa. Pensavamo che l'impresa sarebbe stata arrivare a Ushuaia partendo da Rio de Janeiro. Grazie allo sciopero Iberia, invece, l'impresa è stata tornare. Bisogna dirlo: era stato tutto troppo semplice. Cioè, faticoso! A tratti molto faticoso! Però semplice. Dogane tranquille, nessun imprevisto di rilievo, nemmeno una foratura. A chi, nel 2009, aveva fatto anche l'Ostrega! in Tour era mancato un po' di brivido stile Via della Seta. Per fortuna che ci ha pensato Iberia, dandoci la possibilità di allungare il viaggio quanto basta per raccogliere anche nuove emozioni, nei luoghi dove siamo stati dirottati, e soprattutto all'interno del gruppo.
Abbiamo vissuto intensamente. Abbiamo attraversato mezza America Latina, visto alcuni tra i luoghi più belli al mondo, incontrato persone interessanti, vissuto situazioni irripetibili, affrontato situazioni di grande eccitazione e di grande disagio, combattuto con il sonno, fatto a gara con la fatica. Il 17 dicembre abbiamo aperto una parentesi che questa notte si è chiusa. Uno spezzone di vita con regole tutte sue. E adesso torniamo a immergerci nel mondo "regolare", fatto di impegni, progetti, responsabilità, orari fissi, persone familiari e luoghi conosciuti. C'è chi, come il sottoscritto, potrà farlo con i propri tempi. C'è chi ci si è già buttato a capofitto. Per tutti sarà dura tornare alla "normalità". Forse, per qualcuno, la "normalità" non sarà più la stessa.
OstregaLatina! è stato un successo. Abbiamo portato nel mondo il nostro Veneto, nei confronti del quale siamo sempre critici, ma che tutti, dentro di noi amiamo. Da questo punto di vista, ci ha resi particolarmente orgogliosi il riconoscimento che ci è arrivato direttamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una medaglia che premia il tanto lavoro messo in campo alla vigilia della partenza e durante la spedizione. Ma ancor più ci ha aperto il cuore l'accoglienza che abbiamo ricevuto dai nostri conterranei che ora vivono in Sudamerica. Con loro abbiamo chiacchierato, cantato, ballato. Il messaggio di "ricongiungimento" è passato per strade diverse. Per quella formale, con gli eventi istituzionali, gli incontri bilaterali, i discorsi e gli scambi di doni ufficiali. Per quella informale: le chiacchiere in dialetto, le canzoni popolari, i brindisi, i balli, la caciara. E poi per la strada "fortuita", quella che non puoi prevedere, che ti porta a incontrare un tuo compaesano emigrato in un bar della Patagonia dove decidi di terminare una lunga nottata.
Crediamo di aver fatto un buon lavoro. Contiamo di aver contribuito al bene della nostra Terra. Speriamo di essere stati all'altezza. Di sicuro abbiamo fatto, ancora una volta, qualcosa di grande. Forse non per il mondo. Ma di sicuro per noi stessi.

Dimitri Feltrin

martedì 10 gennaio 2012

OSTREGA! VOLVEMOS...

OSTREGA!, FORSE CI SIAMO...

Forse ci siamo... Pare che si torni a casa! Siamo in aeroporto a Santiago e abbiamo in tasca le carte d'imbarco dei voli che ci porteranno prima da qui a Madrid, poi dalla capitale iberica a Venezia. Se tutto va bene arriveremo domani sera (11 gennaio) a Tessera, alle 22.15. Se non avete di meglio da fare venite ad accoglierci in aeroporto. La festa, ad Ostrega!, è sempre gradita!

Visto come Iberia ci ha trattati fin ora non ci sentiamo di essere sicuri della nostra sorte. E meglio non approfondire il discorso ambasciata italiana in Cile (l'abbiamo chiamata 8 volte per avere aiuto e 8 volte ci ha sbattuto giù il telefono!!!) . Però siamo fiduciosi. Ci si vede (forse) domani in aeroporto!

Volvemos, Ostrega!


Dimitri Feltrin

lunedì 9 gennaio 2012

VOLO CANCELLATO ANCHE A SANTIAGO!

Ecco il comunicato stampa che abbiamo appena diramato:


SCIOPERO IBERIA - SI PROLUNGA L'ODISSEA DELL'ASSOCIAZIONE OSTREGA!


Si prolunga l'odissea dei 34 membri dell'Associazione Culturale Ostrega!, da ieri bloccati in America Latina, dove sono stati impegnati con il progetto "Ostregalatina! - La vetrina itinerante del Veneto sbarca in Sudamerica".
Ostaggi in aeroporto.
A causa dello sciopero della compagnia aerea spagnola Iberia, il volo da Buenos Aires a Madrid è stato cancellato. I 34 sono stati dirottati su Santiago del Cile, da dove oggi pomeriggio (9 gennaio) alle 14 sarebbero dovuti ripartire alla volta di Madrid. E' appena stato comunicato, invece, che anche il volo da Santiago a Madrid è stato cancellato per questioni tecniche e che non potremo ripartire fino a domani pomeriggio. Nemmeno domani sera, quindi, riusciremo a essere a casa. Come potete immaginare, c'è tensione nel gruppo. Quasi tutti devono rientrare al lavoro, e c'è il timore di ripercussioni a livello professionale.
Dopo una notte trascorsa sulla moquette dell'aeroporto di Santiago, l'odissea si prolunga di un altro giorno. E c'è il rischio che lo sciopero proclamato dalla compagnia per l'11 gennaio ritardi ulteriormente il rientro.
"La gestione da parte della compagnia Iberia è stata carente sotto tutti i punti di vista e di certo adiremo le vie legali per far valere i nostri diritti e risarcire, oltre al disagio, le giornate lavorative perse da molti dei membri dell'Associazione che, vorrei ricordare, non si trovano in Sudamerica per una comune vacanza, ma per una missione ufficiale", afferma il presidente dell'Associazione Culturale Ostrega! Matteo Guidolin.

domenica 8 gennaio 2012

ARRIVIAMO IL 10 ALLE 18.35

Eccoci a Buenos Aires. Abbiamo finalmente appreso come e quando riusciremo a tornare. Lo sciopero Iberia ci costringe, da qui, a far rotta su Santiago, da lì a Madrid, e infine a Venezia, dove arriveremo alle 18.35 di martedì 10 gennaio. Ci aspettano due giorni di peregrinazioni, senza un letto né pasti pagati (almeno per ora...). Ma il morale è buono anche tra chi subirà disagi piuttosto gravi.

Rivo co rivo, ma co rivo rivo!

VOLO CANCELLATO!

Ciao a tutti. Il nostro timore è divenuto realtà. Iberia ha cancellato il nostro volo Buenos Aires-Madrid. Allo stato attuale non sappiamo come e quando riusciremo a varcare l'Atlantico. Di sicuro, dalle poche notizie che abbiamo, c'è che non saremo in Italia prima del 10 gennaio. Come potete immaginare, il disagio è grande, soprattutto per chi ha impegni di studio e di lavoro. Tentiamo comunque di mantenere alto il morale!
Gli aggiornamenti appena sapremo qualcosa di nuovo.

sabato 7 gennaio 2012

Giorno 21 - Hasta la Fin del Mundo

GIORNO 21 - USHUAIA

E' stato un tripudio. L'Ostrega! Bus è impazzito! Siamo alla Fine del Mondo! Anche questa volta ce l'abbiamo fatta. L'ultima tappa è stata dura (2 frontiere, un traghetto, 60 chilometri di sterrato) ma ce l'abbiamo fatta! Siamo felici. Qualcuno se l'è goduta in solitudine. Qualcuno nella bolgia del bus festante. Qualcuno ha pianto.
Non ho il tempo di scrivere. Oggi si esplora Ushuaia, il suo Parco Naturale, il canale di Beagle. Domani si torna (aerei permettendo...).
Siamo arrivati! Ed è stato bello! E ora siamo tutti uniti da questa nuova impresa. Ora siamo abbracciati anche quando non lo siamo.

Dimitri Feltrin

Giorno 20 - Perito Moreno

05 gen 12
PERITO MORENO
GIORNO 20


Così ci accolse il Perito Moreno.
Immaginatevi una delle metropoli più popolose ed estese dell'America Latina. Immaginate che al posto dei grattacieli vi siano delle guglie gotiche fatte di ghiaccio bianco con sfumature di un blu cobalto tenue ma vivace. Immaginate che su di essa splenda il sole e che, ogni tanto, il passaggio di qualche nuvola ne oscuri alcune parti, mettendone in risalto delle altre. Infine immaginatevi in primo piano un grande lago dove galleggiano sparsi pezzettoni di ghiaccio, e sullo sfondo le Ande innevate.
Nella vostra mente ha appena preso forma lo spettacolo a cui abbiamo assistito ieri: il Perito Moreno, il ghiacciaio del Parco Naturale Los Glaciares, nella regione argentina di Santa Cruz. Un fronte di 60 metri di altezza e una superficie complessiva di oltre 250 chilometri quadrati, superiore a quella della città di Buenos Aires. Un altro spettacolo della natura. Uno spettacolo quasi immobile. Ed è il "quasi" a fare la differenza. Perché è proprio riuscire a scorgere i suoi minimi movimenti, sia con gli occhi che con le orecchie, a rendere lo spettacolo del Perito Moreno particolarmente avvincente. I suoi ghiacci, infatti, continuano a sciogliersi e a riformarsi. E quando si sciolgono danno vita a delle frane che generano fragorosi boati, avvertibili a chilometri di distanza. Senti il frastuono e con gli occhi cerchi la frana. Se sei fortunato riesci anche a fotografarla o a filmarla. Ma devi essere costante e paziente, perché non si può mai sapere da che parte avverrà il crollo. Moltissimi di noi se ne sono stati a lungo in attesa e il Perito ci ha ripagati.
L'ennesima meraviglia incontrata sul nostro cammino ci dà morale per andare avanti. Siamo davvero stanchi, ma il morale è buono perché anche chi era malato si è ripreso, salvo qualche eccezione. Ripartiamo nel pomeriggio e arriviamo a Rio Gallegos in prima serata. Oggi abbiamo cominciato a sentire il cambiamento di temperatura dovuto alla latitudine La luce del sole è visibile fino alle 23 ma, appena il sole scende, la colonnina di mercurio scende ben sotto i 10 gradi. La Fine del Mondo è vicina. E domani la andiamo a vedere con i nostri occhi.
La Befana di Ostrega!
Una nota di colore: nel tardo pomeriggio, più o meno quando in Italia stava per scoccare la mezzanotte del giorno dell'Epifania, sull'Ostrega! Bus è arrivata la Befana. A pensarci è stata Paola, che ogni giorno ne inventa una di nuova per coinvolgere il gruppo nelle sue attività più o meno strampalate: corsi di canto, salotti di discussione, pseudo programmi radiofonici... Oggi, invece, ha coinvolto Andrea Bosa travestendolo da Befana con tanto di gobba e scialle, e mandandolo in giro per l'Ostrega! Bus a depositare nei calzini di ognuno cianfrusaglie raccattate dagli hotel e dai bagagli degli altri oysters. Scene d'ilarità grazie al sex-symbol dei Los Massadores (3 di loro fanno parte della carovana ed hanno festeggiato in America Latina la vittoria del premio Trevigiano dell'Anno della Tribuna) diretto da un'altrettanto comica Paola Lucato. Standing-ovation!


Dimitri Feltrin




Foto di Giorgio Lucchini