sabato 7 gennaio 2012

Giorno 20 - Perito Moreno

05 gen 12
PERITO MORENO
GIORNO 20


Così ci accolse il Perito Moreno.
Immaginatevi una delle metropoli più popolose ed estese dell'America Latina. Immaginate che al posto dei grattacieli vi siano delle guglie gotiche fatte di ghiaccio bianco con sfumature di un blu cobalto tenue ma vivace. Immaginate che su di essa splenda il sole e che, ogni tanto, il passaggio di qualche nuvola ne oscuri alcune parti, mettendone in risalto delle altre. Infine immaginatevi in primo piano un grande lago dove galleggiano sparsi pezzettoni di ghiaccio, e sullo sfondo le Ande innevate.
Nella vostra mente ha appena preso forma lo spettacolo a cui abbiamo assistito ieri: il Perito Moreno, il ghiacciaio del Parco Naturale Los Glaciares, nella regione argentina di Santa Cruz. Un fronte di 60 metri di altezza e una superficie complessiva di oltre 250 chilometri quadrati, superiore a quella della città di Buenos Aires. Un altro spettacolo della natura. Uno spettacolo quasi immobile. Ed è il "quasi" a fare la differenza. Perché è proprio riuscire a scorgere i suoi minimi movimenti, sia con gli occhi che con le orecchie, a rendere lo spettacolo del Perito Moreno particolarmente avvincente. I suoi ghiacci, infatti, continuano a sciogliersi e a riformarsi. E quando si sciolgono danno vita a delle frane che generano fragorosi boati, avvertibili a chilometri di distanza. Senti il frastuono e con gli occhi cerchi la frana. Se sei fortunato riesci anche a fotografarla o a filmarla. Ma devi essere costante e paziente, perché non si può mai sapere da che parte avverrà il crollo. Moltissimi di noi se ne sono stati a lungo in attesa e il Perito ci ha ripagati.
L'ennesima meraviglia incontrata sul nostro cammino ci dà morale per andare avanti. Siamo davvero stanchi, ma il morale è buono perché anche chi era malato si è ripreso, salvo qualche eccezione. Ripartiamo nel pomeriggio e arriviamo a Rio Gallegos in prima serata. Oggi abbiamo cominciato a sentire il cambiamento di temperatura dovuto alla latitudine La luce del sole è visibile fino alle 23 ma, appena il sole scende, la colonnina di mercurio scende ben sotto i 10 gradi. La Fine del Mondo è vicina. E domani la andiamo a vedere con i nostri occhi.
La Befana di Ostrega!
Una nota di colore: nel tardo pomeriggio, più o meno quando in Italia stava per scoccare la mezzanotte del giorno dell'Epifania, sull'Ostrega! Bus è arrivata la Befana. A pensarci è stata Paola, che ogni giorno ne inventa una di nuova per coinvolgere il gruppo nelle sue attività più o meno strampalate: corsi di canto, salotti di discussione, pseudo programmi radiofonici... Oggi, invece, ha coinvolto Andrea Bosa travestendolo da Befana con tanto di gobba e scialle, e mandandolo in giro per l'Ostrega! Bus a depositare nei calzini di ognuno cianfrusaglie raccattate dagli hotel e dai bagagli degli altri oysters. Scene d'ilarità grazie al sex-symbol dei Los Massadores (3 di loro fanno parte della carovana ed hanno festeggiato in America Latina la vittoria del premio Trevigiano dell'Anno della Tribuna) diretto da un'altrettanto comica Paola Lucato. Standing-ovation!


Dimitri Feltrin




Foto di Giorgio Lucchini

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