domenica 1 gennaio 2012

Mendoza - Santiago - Giorno 14

30 dic 11
MENDOZA-SANTIAGO 
GIORNO 14


Ostregalatina! coast-to-coast. Dall'Atlantico al Pacifico, l'attraversata è completa. La carovana raggiunge l'ultimo dei 4 Paesi latino-americani previsti: il Cile. E per farlo dobbiamo attraversare la Cordigliera della Ande.
Qualcuno di voi avrà sicuramente visto il film "I diari della Motocicletta", o letto il libro da cui è tratto, "Latinoamericana". Il diario scritto da un Ernestro Guevara giovanissimo, ancora studente, che, insieme con l'amico Alberto Granado, si avventura in un lungo viaggio in sella alla sua vecchia e scassata motocicletta per andare ad assaporare e a scoprire in prima persona, luoghi popoli e culture del Cono Sud. Anche loro partirono da Buenos Aires, passando per Cordoba, poi Mendoza e, come noi, affrontarono le impervie strade andine. Per una generazione cresciuta a pane e Che, poter ripercorrere le orme del Comandante e fingersi in sella alla Poderosa II mentre ci si lascia incantare dall'alba che spunta dietro alle cime innevate ha un che di grandioso. Anche noi andiamo a incontrare le genti, a vedere il mondo, a fare esperienze non comuni. Anche noi formiamo noi stessi "on the road". Anche noi avremo modo di applicare alle nostre vite  il bagaglio di sapere che giorno dopo giorno stiamo mettendo da parte.
Normalmente, durante la mattina, l'Ostrega! Bus è una sorta di dormitorio ambulante. Ma appena i primi raggi del sole spuntano all'orizzonte e lasciano intravedere le creste dei monti e una luce rosata comincia ad avvolgerle, sono in pochi quelli che si lasciano vincere dal richiamo di Morfeo. Occhi e obiettivi incollati al finestrino. Dapprima stupore. poi un'eccitazione che diventa festa collettiva. Dopo una brevissima sosta al Ponte Inca, ci si rimette in viaggio. Si canta, ci si tiene svegli. Ci si diverte. Le Ande ci piacciono e il saliscendi non pesa. Anche la frontiera passa veloce. Siamo in Cile e siamo felice.
A Santiago, che da sola fa il 30% dell'intera popolazione cilena (quasi 6 milioni di abitanti) ci aspetta il nostro ultimo incontro istituzionale. Ad attenderci allo Stadio Italiano c'è il presidente dell'Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin. Avvocato italo-cileno innamoratissimo della propria terra d'origine: il Veneto. E' stato lui ad aiutarci nell'organizzazione di tutti gli eventi esteri ed è lui ad accoglierci nella sua città natale assieme ad una delegazione di rappresentanti del mondo imprenditoriale di origine veneta di Santiago. E, soprattutto, è stato lui a organizzare la partita di calcio che ci ha visti impegnati contro una formazione giovanile del posto. Noi: in piedi dalle 4, senza pranzo (non c'è stato tempo!), molti febbricitanti, molti con un fisico più adatto alle partite di scopone scientifico che a quelle di calcio. Loro: giovani, allenati, riposati, affiatati, forse un po' inesperti. Il risultato sembrerebbe scontato. E invece l'1-1 finale testimonia che Ostrega! non avrà il fisico, ma di certo ha il carattere... Ai rigori, però, soccombiamo. Ma abbiamo perso con onore.



Dimitri Feltrin

Foto di Elena Squizzato

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