martedì 20 dicembre 2011

Ostrega! San Paolo

Bene cari amici, bentornati ai microfoni di Rio DJ. Dopo il consueto appuntamento all’alba con Platinettinha, sulle cui note ancora si scatenano i TRANSformers della notte, TRANSitiamo l’ultima volta fra le strade di Rio già piene di gente. Tutte persone che si sono svegliate all’alba per iniziare il loro TRANS TRANS quotidiano: non poteva che cominciare così una trasferta TRANS oceanica.
Si parte alla volta di San Paolo, sperando di non avere l’hotel in Via di Damasco. La partenza alle prime luci del mattino non ci ha permesso di fare colazione come siamo abituati. Dopo inequivocabili segni di inizi di cannibalismo fra gli Oysters, autisti compresi, questi ultimi impongono una sosta obbligata per sfamare i nostri istinti animali: il menù del campione di oggi, curato personalmente per Ostrega! da Gordon Ramsey, prevede Cheese Burger con picanha, birra analcolica (mi raccomando, che resti un segreto fra noi;) ) bomboloni onti ripieni di formaggio e carne, cappuccino liofilizzato e succo di melao.
Dopo aver applicato alla stragrande il piano FAMEZERO del Governo Brasiliano, gli Oysters, con la panza piena si mettono all’opera!
Bisogna infatti personalizzare il nostro mezzo con gli adesivi dei nostri sostenitori. Con scala e scopettone alla mano, e diretti dal Maestro Andrea Piccolo gli Oysters si danno da fare tappezzando l’autobus.
Ad Andrea Berno, sconfortato per non essere lì alla guida del Barbi, abbiamo comprato una Barbie gonfiabile a grandezza naturale. Per fargli ricordare ancora di più il suo bus, l’abbiamo fatta gonfiare da un gommista fino a 4 atmosfere. Sel ghe morde na tetta saltemo tutti par aria!
Nonostante la partenza intelligente, i nostri autisti impegnati a far aderire il più delicatamente possibile i pneumatici all’asfalto, riescono a duplicare con un niente i tempi di percorrenza del tragitto Rio DJ – San Paolo.
Visti i tempi di arrivo sempre più pericolosamente a ridosso dell’orario fissato per il primo evento del nostro progetto, i canti e le baldorie della tarda mattinata si trasformano, prima in tenui e imploranti litanie a tutti i Santi i beati e i cori angelici, e poi, vedendo che nemmeno questi possono fare qualcosa, si passa agli intercalari propri degli scaricatori di porto.
Qualche rapido cambio di strategia, e finalmente arriviamo al Circolo Italiano, in Avenida Ipiranga per l’incontro con i vari rappresentanti del Veneto in Brasile… spogliati in fretta e furia nella hall dello stabile e indossata la nostra uniforme ufficiale, polo blu e pantaloni lunghi, iniziamo ad allestire ed a condurre l’evento. Che dire di quest’ultimo?
Oltre a ricevere sinceri e graditissimi complimenti per il nostro progetto, abbiamo conosciuto un sacco di gente interessata all’iniziativa. Persone che ci hanno raccontato della loro vita, del loro legame di sangue con la nostra cara vecchia Italia. A fine evento l’atmosfera creatasi era talmente conviviale che tutti, giovani e meno giovani, hanno cominciato a intonare canti popolari italiani e veneti. Come potevamo noi sottrarci a tutto questo???

Francesco Quarto

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